Le opere di Tiziano, Tintoretto, Veronese nel complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, offrono una pan-visione che allarga il perimetro dell’architettura circostante e aprono un discorso tra arte, critica e tecnologia. Questa mostra è un evento unico che si distingue per la qualità delle opere, l’impegno sociale, l’allestimento e l’uso della luce che offrono un approccio e una lettura che alimenta la voglia di conoscere altre bellissime opere di questi artisti che hanno vissuto e operato a Venezia nella seconda metà del ‘500.
Da giovedì 24 novembre 2022 a domenica 5 marzo 2023 si potranno ammirare le cinque PALE d’altare di questi artisti, poste in altrettante chiese di Venezia, e trasferite momentaneamente in un’unica sede a Cuneo. Un evento eccezionale e unico al mondo. Basti pensare che un’opera come L’Annunciazione di Tiziano è uscita dalla chiesa di San Salvador solo per una mostra allestita al Quirinale, ancora per una mostra a Mosca, infine a Tokyo e oggi a Cuneo.
La mostra è a cura di don Gianmatteo Caputo (direttore Beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto del Patriarcato di Venezia) e di Giovanni Carlo Federico Villa (direttore di Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica di Torino), del presidente della Fondazione CRC e con la partecipazione attiva della banca Intesa Sanpaolo.
Come sottolineato da Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC: “l’iniziativa, realizzata in stretta collaborazione con Intesa Sanpaolo, sugella il 2022, in cui la Fondazione CRC celebra i propri 30 anni di vita”. “Questa mostra – spiega Raviola – rappresenta un appuntamento unico e imperdibile per il grande valore delle opere esposte, mai mostrate insieme e in pochissime altre occasioni uscite da Venezia: cinque capolavori di tre maestri del Rinascimento veneziano trovano casa a Cuneo, offrendo a un vastissimo pubblico di appassionati d’arte un’occasione irripetibile di scoperta della bellezza e di visita della provincia. Il percorso espositivo costruito ad hoc, conduce i visitatori alla scoperta del Complesso monumentale di San Francesco, interamente restaurato e restituito alla comunità grazie al sostegno della nostra istituzione”.
“Con la Fondazione CRC – afferma – Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo – ricorre un intenso e proficuo rapporto di collaborazione, il cui esito sono iniziative come la mostra odierna che porta a Cuneo straordinari capolavori dei maestri del Rinascimento. Due delle opere in mostra sono state restaurate nell’ambito del programma Restituzioni, il progetto di Intesa Sanpaolo che, lavorando con le soprintendenze e gli enti di tutela, riporta opere di arte italiana all’originaria bellezza”.
Lo straordinario allestimento, a livello architettonico e di illuminazione, sfruttando le più alte tecnologie a disposizione, è curato da Francesco Iannone e Serena Tellini, architetti e lighting designer di fama internazionale. Le PALE attraverso la luce, in un percorso dinamico che coinvolge tutti i sensi facendo scaturire le emozioni nell’osservatore, permette di ammirare la freschezza e l’intensità dei colori che esprimono il carattere di questi arrtisti.
Il Gruppo Zumtobel, che coltiva da sempre un rapporto speciale con l’arte ed il patrimonio artistico, si è occupato della parte progettuale e tecnologica di questa mostra, in un rapporto fondato sul rispetto del passato, un impegno votato a risaltare e tramandare nel tempo l’immensa ricchezza che le nostre città, i nostri paesi, i nostri luoghi custodiscono gelosamente.
L’Italia è testimone della profonda esperienza di Zumtobel nel segmento Arte e Cultura: lo dimostrano la fitta rete di musei, fortezze, gallerie, dimore, centri storici, siti archeologici dove la luce dialoga con le architetture, le opere ed i particolari che con la loro ricchezza e bellezza, sono testimoni del nostro passato, cultura e valori.
L’innovativo progetto illuminotecnico eseguito da Consuline, vede impiegati prodotti Zumtobel. Il progetto applica il “Metodo Monza”, ideato da Francesco Iannone e Serena Tellini e si basa sulla relazione tra i colori e il sistema percettivo umano. Attraverso la variazione delle fonti di illuminazione con diverse curve di distribuzione spettrale, la percezione dei pigmenti viene enfatizzata, migliorando la comprensione complessiva delle opere esposte e della mostra rendendo l’esperienza immersiva.
“Quando Consuline ci ha contattato descrivendoci il progetto, ci è tornata subito alla mente la bellissima esperienza svoltasi alla Kunstkammer di Vienna. Poter utilizzare la luce per una lettura interpretativa che possa coadiuvare la narrazione e migliorare la percezione dell’opera grazie all’applicazione del metodo Monza, sarebbe stata sicuramente una esperienza da ripetere anche in Italia. Per questo, ci siamo dimostrati da subito entusiasti mettendo a disposizione la nostra migliore tecnologia” afferma Dario Bettiol, Direttore Marketing Italia di Zumtobel Group.
Una presenza, quella del Gruppo Zumtobel nel mondo dell’arte, che trova riscontro anche nel messaggio di Isabel Zumtobel, Head of Art&Culture: “Arte, design, architettura sono elementi fondanti della nostra cultura aziendale. L’interazione con gli artisti di valore ci fa guardare oltre, apre a nuove sfide ed evoca bellezza ed emozioni. E’ come illuminare le nostre anime, ed alla fine, è questo quello che fa la differenza”.
FOTO: LORIS SALUSSOLIA
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