Migliorare l’efficienza del lavoro accorpando le funzioni, oggi dislocate, in un unico, avveniristico edificio: così nasce il nuovo quartier generale romano della casa automobilistica di Stoccarda
L’architettura è un vettore culturale che esercita una straordinaria pressione comunicativa sul territorio, sugli oggetti, è come una bandiera che con forza definisce, circoscrive, qualifica il paesaggio. Poi questa architettura, attraverso la sua unicità e valore, quando riesce a trasmettere nel tessuto urbano anche un messaggio di contemporaneità, allora la sua presenza diventa sorgente di interessi, conferisce una nuova luce allo spazio circostante.
La costruzione della nuova sede della Mercedes-Benz Italia a Roma non è solo un edificio che vuole aprire un dialogo con le altre costruzioni vicine. No. E’ un edificio che vuole aprire un dialogo con chi non conosce il luogo, vuole trasmettere magia a chi passa lontano o nelle vicinanze, vuole sedurre.
Lo Studio MPPM di Roma chiamato a progettare e realizzare questo edificio con fattori innovativi ed elementi tradizionali, vuole trasmettere la ricercatezza narrativa che è possibile rappresentare in un’area periferica della Capitale.
Il progetto di RICONFIGURAZIONE del quartier generale di Mercedes-Benz Italia a Roma, nasce dall’esigenza della Società di accorpare in un unico edificio funzioni oggi dislocate in sei corpi di fabbrica, allo scopo di migliorare l’efficienza operativa dell’azienda all’interno della struttura.
Il progetto di riconfigurazione ha considerato di riunire nella nuova struttura tutti gli addetti (650 circa) in un immobile dotato di tutti i servizi necessari al fine di migliorare l’efficienza operativa dell’azienda.
A tale scopo gli spazi lavorativi, che precedentemente erano di tipo tradizionale, sono stati ripensati come “open space” di nuova concezione. Nel progettare gli spazi di lavoro è stata posta grande attenzione ai temi della flessibilità e della modularità, oltre che all’ottimizzazione dell’uso degli spazi connettivi.
Il principale obiettivo progettuale, però, è stato quello di creare uno spazio di lavoro accogliente ed efficiente, nel quale coniugare benessere e produttività personale ed aziendale.
In quest’ottica anche lo studio della luce, sia quella naturale che quella artificiale, ha avuto la sua importanza, oltre ad altri aspetti altrettanto importanti quali la qualità acustica degli ambienti e le condizioni termoigrometriche.
La maggior parte dei servizi e delle aree comuni si trova al piano terreno. Qui si trovano infatti la hall principale di ingresso, atrii e aree comuni di collegamento, l’area conference, il ristorante aziendale ed il grande spazio espositivo aperto/coperto. In ciascuna di queste aree l’illuminazione è stata studiata in modo specifico e sono stati utilizzati prodotti mirati per garantire che la luce fosse veramente adeguata alla funzione, anche in termini di percezione emotiva.
Nei tre piani in elevazione si trovano la maggior parte degli uffici e dei servizi di piano. Anche in questo caso lo studio della luce ha avuto una grande importanza.
L’apporto principale di Zumtobel è stato proprio quello di caratterizzare ciascuna tipologia di ambiente con specifiche soluzioni illuminotecniche e creare la giusta ambientazione di luce.
DETTAGLI DELLA LOCATION/STORICO/AMBIENTALE
Il Campus si trova nell’area EST di Roma, in prossimità del G.R.A., in una zona quasi esclusivamente industriale. Come già accennato, la esistenze sede era dislocata in sei copri di fabbrica separati.
L’intervento ha previsto la DEMOLIZIONE di uno dei vecchi edifici e la riconfigurazione di un nuovo organismo edilizio che “ingloba” due degli esistenti fabbricati per realizzarne uno completamente rinnovato dal punto di vista funzionale e architettonico. Si tratta di un intervento che è a metà tra la nuova costruzione ed il recupero, anche se degli esistenti corpi di fabbrica è stato recuperato esclusivamente lo scheletro strutturale.
Il nuovo edificio è caratterizzato da un IMPIANTO A CORTE CENTRALE, seppure aperta verso lo spazio espositivo situato al lato nord, che si sviluppa su quattro piani, oltre un piano interrato dedicato ai parcheggi.
I criteri per la definizione progettuale sono principalmente legati alle esigenze di CREARE UN ORGANISMO COMPATTO, sia in termini di immagine che di gestione, energeticamente efficiente, e con spazi di lavoro altamente funzionali.
PROGETTAZIONE STELLARE
Gli interventi per la ristrutturazione del campus MBI sono stati programmati in tre fasi in modo da consentire, parallelamente al cantiere, l’esercizio delle attività lavorative in condizioni di piena efficienza, continuità e sicurezza.
Le nuove facciate, tutte vetrate, sono state progettate per avere il massimo dell’efficienza energetica e della trasparenza. I lati maggiormente esposti all’irraggiamento solare (sud, est ed ovest) sono stati schermati con BRISE-SOLEIL ORIENTABILI MOTORIZZATI e gestiti da BMS.
Lungo tutto il perimetro della corte interna e sulle facciate esterne dei nuovi copri di fabbrica sono state progettate delle passerelle metalliche per permettere la facile
manutenzione e pulizia delle facciate stesse.
DESCRIZIONE DEI PRODOTTI UTILIZZATI.
Grazie ad un progetto Multi-brand Zumtobel Group per ogni tipologia di ambiente è stata progettata una specifica soluzione illuminotecnica per creare la giusta ambientazione di luce.
Gli Uffici Open Space e i Connettivi sono stati realizzati prevalentemente con apparecchi ad incasso di grandi dimensioni con ottiche e specifiche tecniche ottimali per questo tipo di applicazione, integrati come dimensione e design nei sistemi modulari di controsoffittatura: THORN OMEGA LED PRO 1200x600mm.
La Hall di ingresso principale è stata illuminata integrando i corpi illuminanti nella struttura architettonica in modo da accompagnare al meglio le forme ed esaltare i materiali utilizzati:
ZUMTOBEL PANOS INFINITY Q per la luce funzionale dei percorsi, ZUMTOBEL TECTON WW per un effetto di luce indiretta diffusa che riempie il volume centrale in doppia altezza e grandi sospensioni SATTLER su disegno speciale, SUPERSYSTEM 2 INCASSO per dare accento e carattere agli spazi multifunzionali che si aprono sull’ambiente centrale, ZUMTOBEL AXON sospensione lineare per sottolineare lo spazio accoglienza, infine LINEE LED AWG di luce perimetrali in corrispondenza del ballatoio per smaterializzare le intersezioni tra superfici architettoniche orizzontali e verticali.
Lo Spazio Espositivo esterno coperto è stato realizzato invece con corpi illuminanti di grande potenza ottimizzati per l’utilizzo in ambienti di altezza elevata come questo: ZUMTOBEL CRAFT M integrato nel soffitto e apparecchi ad incasso di grandi dimensioni SATTLER su disegno.
La Mensa non è illuminata in modo convenzionale per questo tipo di ambiente ma l’illuminazione soffusa e piena di contrasti dialoga perfettamente con il linguaggio architettonico voluto dal progettista e ai materiali e le finiture scelte per questo ambiente che lo rendono fortemente caratterizzato: ZUMTOBEL INTRO sistema modulare orientabile e flessibile con qualità di luce elevata grazie all’alta resa cromatica delle sorgenti led.
DATI DI PROGETTO
- MPPM ( MULTIDISCIPLINARY PLANNING PROJECT)
- ARCHITETTO ROBERTO BIANCHI
- ROMA
FOTO: MORENO MAGGI
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