Il lighting designer greco Thomas Gravanis e Linea Light Group illuminano il nuovo mall milanese MERLATA BLOOM dove soluzioni illuminotecniche su misura ed efficienza energetica si sposano per dare vita a un’oasi urbana dove incontrarsi e stare bene.
Di recente inaugurazione, Merlata Bloom è un’opera architettonica avveniristica che rivoluzionerà il panorama urbano di Milano. Progettato dal rinomato Studio CallisonRTKL, il lifestyle center è un omaggio alla sostenibilità e alla vita quotidiana, in linea con i più alti standard della pianificazione urbana e destinato a diventare il nuovo centro di interesse della città.
Con un totale di 210 negozi che promettono di stupire i visitatori con una selezione unica di brand nazionali e internazionali, il Merlata Bloom si distingue per la sua architettura organica ispirata alla struttura del DNA. Con due blocchi ellittici uniti da un collegamento a ponte sospeso, il complesso architettonico si staglia come un’icona moderna, riflettendo l’anima vibrante e dinamica di Milano.
L’illuminazione del Merlata Bloom è stata progettata dal Lighting Designer greco Thomas Gravanis (Studio L+DG Lighting Architects) che ha curato nel dettaglio e con grande attenzione tutti gli aspetti illuminotecnici rispondendo alle esigenze di comfort visivo e sostenibilità insite nel progetto. Grazie al briefing iniziale fornito dal team di architetti di CRTKL e dall’architetto capo Jorge Beroiz, alle soluzioni creative di Thomas Gravanis e agli apparecchi “su misura” di Linea Light Group, l’illuminazione si integra armoniosamente con l’ambiente circostante, contribuendo a creare un’atmosfera accogliente e coinvolgente. Pur affrontando alcune sfide, come la necessità di evitare l’inquinamento luminoso e l’abbagliamento, il risultato finale è un’illuminazione confortevole e di alta qualità che enfatizza l’architettura unica del lifestyle center.
«L’illuminazione del centro commerciale, come quella di un negozio, è fondamentale e deve restituire un’esperienza completa, sia per gli utenti sia dal punto di vista architetturale! – afferma Thomas Gravanis – Basta fare una passeggiata nel centro città e osservare l’illuminazione degli showroom per capire come questa possa valorizzare l’architettura e allestimento degli spazi e renderli più attraenti per i clienti, incoraggiandoli a rimanere più a lungo all’interno. Abbiamo seguito questi principi anche per questo progetto, cercando di creare un ambiente accogliente, fluido e coinvolgente in cui i visitatori potessero vivere un’esperienza piacevole e trascorrere del tempo di qualità. Per questo motivo abbiamo adottato diverse soluzioni per eliminare l’abbagliamento prodotto dalle sorgenti LED, utilizzando accessori antiabbagliamento e, in alcuni casi, progettando appositi apparecchi custom antiabbagliamento. Inoltre, abbiamo prestato molta attenzione alla qualità della luce, garantendo che fosse altissima per evitare problemi ottici e offrire un’illuminazione gradevole e confortevole».
L’interno del Merlata Bloom presenta ambienti spettacolari e ampi, che confluiscono armoniosamente uno dentro l’altro, caratterizzati da un’abbondante presenza di vetro. Spazi così diversi e complessi vantano esigenze illuminotecniche differenti e per soddisfarle lo Studio CRTKL si è posto come obiettivo quello di rispettare i requisiti insiti nella progettazione bioclimatica ed energetica dell’edificio.
Linea Light Group si è dimostrata il partner perfetto per dare vita al progetto illuminotecnico del Merlata Bloom. L’azienda veneta infatti ha sviluppato soluzioni su misura che soddisfacessero esigenze specifiche: la sua capacità di produrre internamente e il controllo completo sull’intera produzione hanno garantito la qualità e la flessibilità necessarie per realizzare questo progetto visionario.
Thomas Gravanis continua: «Volevamo qualcosa di diverso dalla produzione a catalogo, per il semplice fatto che volevamo ottenere qualcosa di diverso. Per questo motivo la collaborazione con Linea Light Group si è dimostrata proficua; dato che l’azienda veneta segue internamente tutta la produzione, la cosa mi dà una garanzia non indifferente in termini di qualità, sia del prodotto che del servizio. Producendo tutto internamente hanno un controllo completo della produzione, il che permette loro di realizzare tutte le modifiche richieste dal progettista, verificandole poi dal vivo con mock-up degli ambienti e dei prodotti. Solo per questo progetto, sono stati molti i mock-up o i campioni realizzati, sempre in pochissimo tempo, nonostante le difficoltà».
Il tetto principale, con la sua struttura a botte vetrata, ha rappresentato una sfida architettonica e strutturale significativa: il soffitto infatti è caratterizzato da una boiserie di baffles in legno, all’interno della quale è stato posizionato, adottando una soluzione creativa, Skin. La caratteristica forma esagonale facilita la creazione di composizioni lineari continue e articolate, illuminando con la sua silhouette i perimetri complessi o disallineati dell’architettura contemporanea. Skin – scelto nella versione a plafone – si inserisce perfettamente a livello dimensionale in questa specifica applicazione ad incasso, restituendo personalità al contesto. Per l’illuminazione dei soffitti dei corridoi che collegano i negozi, sono stati realizzate delle soluzioni custom da incasso, allineando in custer (lunghi 1 metro e 90), 20 o 5 downlight COB44, dall’estetica molto pulita e dall’illuminazione adeguata, capace di donare tridimensionalità. Ai lati delle vetrine dei negozi, alcune lesene decorative ospitano corpi illuminanti lineari verticali Rollip PRO di 4 e 7 metri ciascuno, per distinguere e caratterizzare in modo distintivo l’entrata a ciascun esercizio.
Sempre al primo piano, entrando dall’ingresso pedonale del quartiere Merlata, si accede a un’area verde, denominata “giardino d’inverno”: qui l’illuminazione è stata pensata come parte integrante del paesaggio urbano, per far vivere ai fruitori un’esperienza “en plein air”.
L’area è illuminata da ben 4 soluzioni differenti di Linea Light Group, scelte meticolosamente per evitare problemi di inquinamento ambientale e luminoso: i downlight a incasso Warp (in versione nera e bianca) sono installati nella controsoffittatura superiore all’entrata dei negozi, utilizzata anche come sostegno per i proiettori a sbalzo Navata Optus, applicati in modo da limitare al massimo il glaring, mentre a soffitto, lungo le “nervature” in legno, sono stati montati i downlight Illuminator in versione nera. Per illuminare il verde all’interno delle aiuole, sono stati inseriti i bollard Bond Pro con temperatura colore 3000K (fra le pochissime soluzioni dell’intero progetto a non vantare una temperatura colore di 3500K). Davanti ai servizi igienici, in una zona solitamente di passaggio, sono state realizzate delle installazioni che ricordano degli alberi sotto cui rilassarsi e ristorarsi: in queste aree lounge, ai piedi degli “alberi” sono state installate le soluzioni uplight Orma che illuminano soffusamente la zona creando un’atmosfera di quiete e relax. A completare l’ambiente, alcune sospensioni circolari leggerissime Tour.
Per quanto riguarda l’illuminazione outdoor dell’edificio «il primo concept prevedeva l’uso del colore, quindi di apparecchi RGB, cosa a cui l’autorità per i trasporti si è opposta, poiché il cambio colore in facciata, per quando lento nella transizione, avrebbe aumentato il rischio di distrazione da parte degli automobilisti in transito con conseguente aumentato rischio di incidenti in quello che è uno snodo molto trafficato. Il monocromo finale ha comunque soddisfatto tutti – afferma il lighting designer e continua: «vi è stata poi la questione dell’inquinamento luminoso, un pericolo concreto e sempre dietro l’angolo quando si ha a che fare con strutture ampiamente vetrate come questa. La preoccupazione principale del nostro Studio è stata quella di rispettare i nuovi requisiti energetici e ambientali imposti dalla progettazione bioclimatica ed energetica dell’edificio, sia per l’illuminazione esterna che per quella interna, puntando all’avere un impatto nullo sull’ambiente circostante, ovvero zero inquinamento luminoso e abbagliamento ridotto al massimo. Una richiesta qui ancor più importante per via del frequente passaggio di aerei in fase di avvicinamento o di decollo, a cui un’illuminazione upward avrebbe certamente dato fastidio in quelle che sono le fasi più delicate del volo».
Il Merlata Bloom, con la sua architettura organica, doveva catturare lo sguardo, rispettando però le direttive imposte dal comune e le sfide legate alle vicine arterie autostradali.
Le facciate sono state illuminate per migliorare l’esperienza visiva sia da vicino che da lontano, sia dei visitatori che dei mezzi in transito sull’autostrada. L’architettura combina armoniosamente tecnologia avanzata e sostenibilità, la copertura principale è progettata per essere ecologica e fornire sufficiente luce naturale senza causare abbagliamento o surriscaldamento. L’obiettivo è stato quello sottolineare con un’illuminazione indiretta – che si integrasse armoniosamente con l’ambiente circostante – la forma dinamica, non statica dell’edificio e di regalare una percezione diversa a chiunque si trovi ad osservarla. Per questo motivo sono state utilizzate le soluzioni lineari flessibili Rubber, posizionate orizzontalmente per delimitare l’intero perimetro dell’edificio; invece, sulla parete con l’insegna del celebre supermercato lombardo che dà sulla zona residenziale, Rubber è stata installata scenograficamente in verticale.
Il risultato? Un design architettonico e vitale d’impatto!
La luce al Merlata Bloom non risulta essere solo funzionale, ma è stata progettata per creare un’esperienza coinvolgente e stimolante per i visitatori. Per l’intero progetto (eccetto alcune piccole zone) è stata scelta una temperatura colore neutra di 3.500K seguendo quello che è un trend sempre più diffuso nel lighting design, soprattutto nei paesi che godono di abbondante apporto di luce solare. Una temperatura né troppo calda né troppo fredda: è un valore intermedio, stimolante. LED di alta qualità rendono l’ambiente luminoso e confortevole, riflettendo l’impegno verso l’efficienza energetica e la sostenibilità.
Il progetto architettonico del Merlata Bloom risponde efficacemente alle attuali sfide di sostenibilità, con l’utilizzo di materiali eco-friendly e soluzioni bioclimatiche. La presenza di una cupola in vetro di 8.500 mq e l’impiego di circa 4.500 m3 di legno lamellare contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale dell’edificio, assorbendo l’equivalente di 8 anni di emissioni di CO2. I volumi dei nuovi edifici sono stati progettati per integrarsi armoniosamente con l’ambiente circostante, diventandone una naturale estensione. Con oltre 5.000 mq di verde interno ed esterno, il Merlata Bloom si distingue come un’oasi urbana, offrendo agli abitanti e ai visitatori uno spazio familiare e confortevole in cui incontrarsi e socializzare.
Il lifestyle center Merlata Bloom segna l’inizio di una nuova era per Milano, unendo sostenibilità, innovazione e benessere in un unico luogo.
CREDITI
- Progetto di fitout: CRTKL
- Lighting designer: Thomas Gravanis (Studio L+DG Lighting Architects)
- Prodotti: Cob44, Warp, Navata Optus, Illuminator, Skin, Rubber, Rollip Pro, Bond, Tour, Orma, Optus_EX
- Foto: Andrea Martiradonna
- Anno: 2024
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