Nel momento in cui dall’Australia arriva la notizia di una installazione luminosa che non ha confronti con una identità europea, allora è giunto il momento di uscire dal panorama cui siamo abituati, rincorrere lo stereotipo del canguro e incontrare la verità immutabile della potenza della luce che ci impone ogni giorno una nuova visione del mondo. La notizia arriva dall’area meno conosciuta dell’Australia, il Northern Territory, la cui capitale è Darwin a 3900 chilometri da Sydney, dal territorio di ULURU.
Uluru, o Ayers Rock, è un enorme monolite di arenaria nel cuore dell’arido “Red Centre”, nel Northern Territory. La città più vicina è Alice Springs, a 450 km di distanza. Uluru è sacro agli aborigeni australiani e si pensa che la sua formazione sia iniziata circa 550 milioni di anni fa. Si trova all’interno dell’Uluru-Kata Tjuta National Park, che comprende anche la formazione rocciosa di Kata Tjuta (in linguaggio colloquiale, “The Olgas”), costituita da 36 cupole di roccia rossa.
L’installazione luminosa che ci porta in quest’area è la FIELD OF LIGHT dell’artista di fama internazionale Bruce Munro, visibile fino al 31 dicembre 2020 e che sta ottenendo un grande successo di visitatori.
Inaugurata il 1° aprile 2016 ad Ayers Rock Resort, il complesso alberghiero situato nel parco nazionale di Uluru/Kata Tjuta, questa straordinaria opera d’arte ha superato ogni aspettativa dimostrando di essere una delle principali attrattive della destinazione.
“L’estensione di Field of Light fino al 31 dicembre 2020 consentirà a un numero sempre maggiore di ospiti di godere di questa straordinaria esperienza” ha commentato Ray Stone, General Manager di Voyages, la società che gestisce l’Ayers Rock Resort, che prosegue “Dalla sua inaugurazione, oltre 200.000 ospiti si sono emozionati di fronte a Field of Light. Questa ulteriore estensione offrirà ai visitatori l’opportunità di immergersi non solo nella spiritualità naturale del luogo, ma anche di vivere un’esperienza unica.”
Field of Light, che nella lingua aborigena locale Pitjantjatjara è chiamata Tili Wiru Tjuta Nyakutjaku – “guardando tante belle luci” – può essere considerata come la più grande opera di Munro realizzata fino ad oggi: 50.000 steli sottili coronati con sfere di vetro smerigliato radiante che si estendono su una superficie delle dimensioni di nove campi da calcio. Si tratta anche del primo lavoro dell’artista alimentato interamente da energia solare. Le sfere colorate, collegate con fibra ottica illuminata, fioriscono non appena il buio scende su Uluru. Appositi percorsi guidano i visitatori verso l’installazione, che prende magicamente vita sotto il cielo stellato.
( foto: MARK PICKTHALL)
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