Un sommario ritratto dei cinesi? Ecco: belli, brutti, gentili, cattivi, spiritosi, sorridenti, bugiardi ma sempre molto simpatici, volgari mai. Sono il loro / segno linguaggio, i loro strumenti di lavoro, le loro abitazioni che non combaciano con il nostro modo di vivere soprattutto nel contatto diretto giornaliero. E poi si nota subito l’assenza dell’uso dei colori primari: la folla di ideogrammi cinesi in nero, oro, rosso intenso, giallo, verde – cinque colori associati all’acqua, fuoco, legno, metallo, terra – con un uso massiccio del bianco risulta ipnotica non solo per le tonalità, ma perché non si capisce quali messaggi ed esortazioni trasmettono.
Consulenza testo e foto di STEFANO BATTAGLIA
Con la sua superficie di circa 9 572 900 km², la Cina è il quarto stato più grande del mondo per superficie. Il paesaggio della Cina è vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell’arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L’Himalaya, il Karakorum, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall’Asia centrale. Il Fiume Azzurro e il Fiume Giallo rispettivamente il terzo e il sesto più lunghi del mondo, scorrono dall’altopiano del Tibet verso la costa orientale, densamente popolata. La costa della Cina lungo l’oceano Pacifico è lunga circa 14 500 chilometri ed è delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale.
La MONETA CINESE è il Renminbi (comunemente chiamata Yuan) ed è emessa dalla Banca Popolare della Cina. Il nome Renminbi significa letteralmente “moneta del popolo”.
Ecco qual è la quotazione del Yuan/Renminbi, rispetto alle valute principali, come il dollaro e l’euro:
- 1 Yuan (CNY) = 0,13 euro (EUR);
- 1 Yuan (CNY) = 0,14 dollari (USD).
La Cina non prevede la circolazione di moneta estera all’interno del suo spazio economico, considerato vietato dalla legge. Quindi, se si devono effettuare transazioni commerciali, oppure si ha bisogno di moneta contante da utilizzare in un viaggio di lavoro o di piacere, si dovrà cambiare l’euro e il dollaro in Renminbi.
Anche i prelievi presso gli sportelli ATM con qualunque carta, non permettono di ottenere valuta estera, ma solo quella cinese, con il cambio che avviene in base alle quotazioni del mercato gioielliere. Ma con l’uso massiccio di telefonini e tablet oggi in Cina tutti i pagamenti sono effettuati al 90% con questi nuovi mezzi e di MONETA cartacea in circolazione se ne vede poca.
La Cina è anche membro di numerose organizzazioni multilaterali, tra cui l’OMC, l’APEC, il BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, il BCIM e il G20.
LA GRANDE CINA
La Cina è una repubblica popolare in cui il potere è esercitato dal Partito Comunista Cinese .
A partire dal 2013, è la seconda economia più grande al mondo sia come PIL totale nominale sia per parità di potere d’acquisto. Nel 2022 il prodotto interno lordo cinese è sui ventimila miliardi di dollari. Essa è anche il più grande esportatore e importatore di merci al mondo.
La Cina è ufficialmente uno Stato munito di armi nucleari e ha il più grande esercito permanente del mondo, con il secondo più grande bilancio della difesa.
IL TRASPORTO FERROVIARIO
Le ferrovie della Cina, di proprietà dello Stato, sono tra le più trafficate del mondo. Il treno costituisce, insieme agli autobus, il mezzo di trasporto più frequentato anche per le tratte lunghe, vista la relativa onerosità dei viaggi aerei.
Nel 2006 le ferrovie cinesi gestivano un quarto del volume di traffico ferroviario di tutto il mondo. Dal 2013 il paese vanta 103.144 km di ferrovia, la terza rete più lunga del mondo. Tutte le province e le regioni sono collegate alla rete ferroviaria, ad eccezione di Macao. Le ferrovie si sforzano di soddisfare l’enorme domanda, in particolare durante la festa del Capodanno cinese, quando si realizza la più grande migrazione umana annuale del mondo.
La ferrovia ad alta velocità in Cina, costruita a partire dai primi anni 2000, nel 2013 contava una rete di 11028 km ed era la rete di ferrovia ad alta velocità più lunga al mondo. La rete comprende la ferrovia Pechino-Canton-Shenzhen-Hong Kong, la singola linea ad alta velocità più lunga al mondo, e la linea ad alta velocità Pechino-Shanghai, che ha tre dei più lunghi ponti ferroviari di tutto il mondo. Si prevede che la rete ad alta velocità possa raggiungere i 25.000 km complessivi entro il 2030.
Il transrapid di Shanghai Lo Shanghai Transrapid,( lett. “Linea di operazione dimostrativa a Levitazione Magnetica di Shanghai“) chiamato comunemente MAGLEV è un treno a levitazione magnetica con vetture pressurizzate, collega Shanghai con il suo aeroporto internazionale.
Il treno può raggiungere la velocità di 350 km/h in 2 minuti e può arrivare ad una velocità massima di 431 km/h. Durante un test effettuato il 12 novembre 2006 il veicolo è arrivato a toccare la velocità di 501 km/h.
A partire da maggio 2014 venti città cinesi possiedono sistemi di trasporto pubblico urbano, con una dozzina di città che le raggiungeranno entro il 2025. La metropolitana di Shanghai, la metropolitana di Pechino, la metropolitana di Canton, la MTR di Hong Kong e la metropolitana di Shenzhen sono tra le più lunghe e le più trafficate del mondo.
L’ARCHITETTURA
L’architettura cinese tradizionale è stata influenzata dall’arte greco-buddhista del I secolo d.C. Le costruzioni erano realizzate generalmente in legno e mattone, le colonne solitamente erano dotate di una base molto alta e prive di capitello. I tetti presentavano spesse gronde leggermente ricurve e rivolte verso l’alto. Vi sono varie decorazioni policrome, come piastrelle, tegole, intarsi, campane e stucchi, dotati di una vasta varietà di dettagli. Dopo l’avvento della RPC l’architettura ha subito un processo di rimodernamento e dal 1980 ha iniziato a diversificarsi.
Cemento, acciaio, vetro e diverse specie vegetali rappresentano il nuovo modello non per niente memore della tradizione costruttiva: le grandi città rappresentano un contesto ideale per l’innovazione.
Negli ultimi due decenni in Cina sono stati chiamati architetti di tutto il mondo che sono tutti orientati verso nuovi processi e concept, attraverso una ricerca di un forte adeguamento dell’abitare e di lavorare all’era della informazione e guardando al futuro in maniera più esplicita.
(Nelle immagini riportiamo solo alcune delle numerossime opere pubbliche e private realizzate negli ultimi anni).
Il tempo è una luce in movimento: supermercati, centri culturali, stadi, stazioni ferroviarie, aeroporti, ponti si presentano con un’architettura che resta viva nella memoria in una molteplicità di dimensioni ed emozioni proiettate sempre al futuro.
LA CONQUISTA DELLO SPAZIO
Il programma spaziale cinese è uno dei più attivi al mondo ed è fonte importante di orgoglio nazionale. Nel 1970 la Cina ha lanciato il suo primo satellite, il Dong Fang Hong I, diventando il quinto Paese a farlo in modo indipendente. Nel 2003 la Cina è diventata il terzo Paese a inviare autonomamente esseri umani nello spazio, grazie alla missione di Yang Liwei a bordo della Shenzhou 5; al 2015 dieci cittadini cinesi hanno viaggiato nello spazio, tra cui due donne. ( nella foto l’astronauta LIU YANG la prima astronauta cinese che ha volato nello spazio).
Nel 2011 è stato lanciato il primo laboratorio orbitale cinese, il Tiangong 1, e questo segna il primo passo di un progetto per assemblare una grande stazione abitata dai primi anni del 2020. Nel 2013 la Cina ha fatto atterrare con successo la sonda Chang’e 3 e il rover Yutu sulla Luna; vi è la previsione di raccogliere campioni di suolo lunare entro il 2025. Nel 2019 la Cina ha fatto allunare una sonda nel lato nascosto della Luna, prima al mondo.
- 24 aprile 1970: viene lanciato Dong Fang Hong 1, il primo satellite cinese lanciato nello spazio.
- 15 ottobre 2003: Yang Liwei è il primo cinese ad andare nello spazio
- 16 giugno 2012: Liu Yang è la prima donna cinese ad andare nello spazio
- 17 GIUGNO 2021: NAVICELLA SHENZHOU – 12 con 3 astronauti
CANALE NAVIGABILE
Il Gran Canale della Cina, conosciuto anche come Gran Canale Jing-Hang e Canale Imperiale, è il canale o fiume artificiale più lungo del mondo KM 1794 e collega Pechino, passando per Tianjin e le provincie di Hebei, Shandong, Jiangsu e arrivando a Hangzhou e collega il Fiume Giallo al Fiume Azzurro..
LA CUCINA CINESE
La cucina cinese rappresenta la somma di cucine regionali anche molto diverse e si è evoluta anche in altre parti del mondo con caratteristiche diverse dall’Asia orientale al Nord America, dall’Australia all’Europa occidentale. Si possono distinguere otto cucine regionali: Anhui, Cantonese, Fujian, Hunan, Jiangsu, Shandong, Sichuan e Zhejiang.
Se vi state chiedendo cosa mangiano i cinesi, ecco alcune indicazioni di base. La Storia della Cina e le influenze culturali giunte in questo Paese hanno creato una delle cucine asiatiche tra le più popolari e diffuse al mondo.
Il pasto tradizionale è conviviale, condividendo i pasti su tavole rotonde, che presentano un disco girevole. Le uniche posate presenti sulle tavole sono le bacchette, cucchiai di porcellana o legno. Non ci sono coltelli, tutto è tagliato in cucina. Inoltre, l’ordine in cui le pietanze sono consumate seguono l’equilibrio dei 5 sapori.: DOLCE, PICCANTE, AMARO, SALATO, ACIDO. Un altro elemento immancabile sulle tavole è il tè, la bevanda più amata e diffusa grazie alle sue virtù; per questo usato anche nella medicina tradizionale. Ingrediente nato in Cina e assolutamente tra le cose da mangiare qui è il tofu, onnipresente in molte ricette. Tra i metodi di cottura più diffusi troviamo l’utilizzo del wok per saltare le pietanze, al vapore e alla piastra.
Gli alimenti base e più noti della cucina cinese sono il riso, la soia, i preparati cerealicoli (farine, paste, involti, ecc.) e, a seconda della regione, l’accostamento tra verdure e carne/pesce.
Il riso bianco è sempre presente su ogni tavola perché viene consumato come il nostro pane..
La Cina è da sempre un Paese dedito al consumo (ed al commercio) delle spezie, oltre ad essere il Paese ove ebbe origine la “cultura del tè”, la bevanda sinica per eccellenza.
Riso
Il riso è consumato in tutto il Paese ma è coltivato maggiormente a sud dello Yangtze. Può essere mangiato direttamente in chicchi o macinato ottenendo farine per realizzare diversi alimenti come pasta e ravioli, vino, aceto, dolci vari tra cui torte. Esistono diverse varietà di riso, che differiscono tra loro per colore, consistenza, odore, gusto, dimensioni del chicco e lavorazione. Si distingue in riso glutinoso e non glutinoso.
Il riso è integrale, indipendentemente che si tratti di riso glutinoso o meno, se è stato sbramato e rimangono ancora i resti sottostanti della lolla (detta anche pula o loppa). Ha quindi tempi di cottura maggiori rispetto al riso bianco. A seconda del colore dei resti della lolla, può essere, tra le altre, di due varietà: rosso o nero. Entrambi vengono molto apprezzati fermentati per fare bevande alcoliche e, per quanto riguarda il riso rosso, anche per la cagliata rossa di soia fermentata.
Riso non glutinoso
Il riso non glutinoso è il riso maggiormente consumato dai cinesi, solitamente bollito in acqua senza sale. In linea di massima, i cinesi preferiscono il loro riso sbramato, bianco e a chicco lungo in modo da rendere “arioso” e asciutto il piatto. Nelle regioni orientali e a Taiwan si preferisce un riso un po’ più vischioso e a chicco medio.
Può essere fritto insieme con carne e verdure; i vari piatti cinesi di riso fritto (in realtà fritto al salto) prendono il nome collettivo di chao fan, tra i quali vi è il popolare riso cantonese. In Cina si usa arricchire il riso con il char siu, ovvero il maiale cotto alla brace, tipico della regione del Canton… da qui il termine “alla cantonese”! Particolare è la cottura del cosiddetto “riso sfrigolante” usato per preparare torte e zuppe. Consiste nel cuocerlo completamente, fino a quando diventa di colore giallo-bruno, quasi bruciato, viene poi essiccato e infine fritto per renderlo croccante.
*La CINA È VICINA è il titolo del film del 1967 diretto da Marco Bellocchio.
Il titolo, ripreso da Bellocchio, è un motto impiegato in quegli anni dai gruppi maoisti italiani e ripreso, a sua volta, dal diario di viaggio di Enrico Emanuelli nel 1957.
NOTA PER LE IMMAGINI: ALCUNE FOTO DELLE AREE ARCHITETTURA E CUCINA SONO RICAVATE DA FONTI PUBBLICHE.
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