Il Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture a Brescia presenta la mostra COSE MAI VISTE. 120 fotografie inedite di Gianni Berengo Gardin mai pubblicate che, per la prima volta, sono tutte stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali d’argento, rileggono il suo straordinario percorso dagli anni ‘50 del secolo scorso fino a oggi e che arricchiscono il suo già vasto repertorio iconografico.
Fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera, Gianni Berengo Gardin è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale. Dopo un attento lavoro di selezione, coadiuvato da sua figlia Susanna, sono riemerse una serie di immagini “nuove”, mai viste prima. Fotografie all’epoca rimaste sepolte da altre o più semplicemente trascurate in quel momento.
“Ridare vita e rileggere gli archivi – sottolinea il curatore Renato Corsini – è un valore fondamentale per la fotografia di qualità; solo quella che si consolida forte della capacità di storicizzarsi, e mantiene, e spesso accresce nel tempo il suo valore, testimoniale e artistico, è fotografia con la ‘f’ maiuscola”.
COSE MAI VISTE è il prezioso libro edito da CONTRASTO, che presenta fotografie inedite che spaziano dall’indagine sociale alla vita quotidiana, dal mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio.
E’ un libro arricchito da un testo dello scrittore Maurizio Maggiani: immagini che vanno dal 1954 al 2019 e che ci fanno girare il mondo con alcuni sguardi inediti sulla realtà.
Il percorso espositivo tocca i tempi più caratteristici della ricerca di Gianni Berengo Gardin e portano il visitatore a guardare il mondo con uno sguardo inedito sulla realtà. Dalla Svezia a Mosca, con il fermo immagine della pesa pubblica al mercato, passando per l’immancabile Venezia, l’amata Parigi, un pellegrinaggio a El RocÍo in Andalusia, si arriva fino al colpo d’occhio di un gruppo di operai che fanno ginnastica collettiva nel cantiere dell’Aeroporto di Osaka nel 1993.
La mostra conferma ancora una volta Berengo Gardin come maestro del bianco e nero capace di costruire un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi (e non solo del nostro Paese), caratterizzato da un’assoluta coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” al suo lavoro. Nelle inchieste sociali, così come nei paesaggi, o nelle ricognizioni sul mondo del lavoro, il soggetto principale della sua ricerca è sempre l’uomo, colto nella relazione emotiva, psicologica e profonda con l’ambiente che lo circonda.
Interprete sensibile e partecipe, Gianni Berengo Gardin ha osservato tante volte il mondo tornando e ritornando a visitare luoghi che col tempo sono diventati familiari al suo sguardo e alla nostra memoria.
GIANNI BERENGO GARDIN, COSE MAI VISTE – Fotografie inedite
Brescia, Mo.Ca – Centro delle nuove Culture (via Moretto, 78) 25 febbraio – 21 maggio 2023
FOTO © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
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