Cresce ogni anno l’impatto della luce artificiale. Un eccesso che influisce sui ritmi vitali degli uomini, degli animali e della flora del nostro Pianeta
di Giovanni Caprara *
Chi immaginava e sperava che lo sviluppo della tecnologia aiutasse a ridurre l’inquinamento luminoso rimane ancora una volta deluso. Un’indagine compiuta dal centro di ricerca tedesco Gfz per le scienze geologiche a livello planetario dimostra, anche attraverso le immagini satellitari, che la diffusione della luce artificiale sulla Terra, al di fuori delle abitazioni, negli ultimi cinque anni, a partire dal 2012 è cresciuta del due per cento ogni 12 mesi.
LO STUDIO
Ma la realtà sarebbe ancora peggiore, sottolineano gli autori dello studio pubblicato su Science Advanced, perché i sensori impiegati nella ricognizione non rilevavano alcune tipologie di illuminazione a Led, ora sempre più diffuse. Se ci può consolare, le nazioni che rimangono stabili nei livelli dell’inquinamento luminoso sono gli Stati Uniti e, in Europa, la Spagna, l’Italia e i Paesi Bassi nei quali però si accendono macchie più luminose nelle aree dove si pratica un’agricoltura più intensiva.
Un drammatico declino, non certo per virtù, lo mostrano Paesi come lo Yemen e la Siria a causa dei conflitti di cui sono vittime. In parte anche l’Australia migliora, mentre un’intensa crescita nella brillantezza si registra in Asia, Africa e Sud America.
Nelle righe del rapporto c’è una nota di smarrimento davanti ai dati che si contrappongono a una consapevolezza sempre più ampia sui danni all’ambiente, agli animali e a noi stessi causati da una più diffusa illuminazione. L’eccesso di luce, oltre agli sprechi e ai costi, incide negativamente sui ritmi vitali inclusa la riproduzione. Ne risentono le migrazioni degli uccelli, le piante alterano e allungano i loro tempi di crescita, ma anche la nostra salute ne è colpita. L’impatto biologico, si sottolinea, è sempre più grave.
LE CAUSE
La causa di questo ennesimo degrado è legata alle scelte degli individui, agli stili di vita non certo alla tecnologia che può invece aiutare. Di sicuro tanta luce artificiale una cosa ce la toglie: l’emozione di guardare la luce vera delle stelle.
* da CORRIERE DELLA SERA – 24.11.2017
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